mercoledì 5 febbraio 2014

STOP AL NUOVO ISEE… MA DOBBIAMO FARE IN FRETTA!

Il nuovo Isee, varato il 3 dicembre scorso, Giornata Internazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità, è beffardamente discriminante ed iniquo proprio nella misurazione dei redditi delle stesse persone disabili e delle loro famiglie.

Non intendiamo fare una battaglia allo strumento Isee in quanto tale, ma ciò che il Governo ha recentemente regolamentato risulta essere, a tutti gli effetti, uno strumento per far cassa proprio sui cittadini economicamente più esposti e fragili perché ciò che, per colmare uno svantaggio, con una mano viene dato, con l'altra viene ripreso!

Dall’8 Febbraio 2014 infatti tutti coloro che tenteranno di accedere, a condizioni agevolate per prestazioni sociali dovranno presentare il nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) come regolamentato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.19 del 24-1-2014, il quale dovrà includere, e considererà reddito, qualsiasi supporto in denaro che lo Stato eroga, inclusi quelli nati per la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (Art. 3 della Costituzione Italiana)


Pertanto tra i supporti che verranno considerati reddito sono incluse anche tutte le somme fiscalmente esenti come quelle di cui le persone beneficiano per finalità assistenziali o risarcitorie, incluse:
  • pensioni di invalidità
  • indennità di accompagnamento, di frequenza, di comunicazione erogate agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordomuti
  • supporti in denaro per l’assistenza domiciliare erogato in forma indiretta alle persone con disabilità
  • assegni di cura erogati a persone non autosufficienti
  • supporti economici per il trasporto di persone con disabilità
  • pensioni sociali
  • pensioni di guerra
  • assegni percepiti per il mantenimento dei figli
  • borse di studio corrisposte a studenti universitari
  • rendite erogate dall’INAIL per invalidità o per morte
  • buono casa erogato in denaro
e persino…
  • i sussidi a favore degli hanseniani, ossia alle persone affette da lebbra!

Per questo motivo proponiamo un ricorso collettivo al quale potranno partecipare tutti gli interessati indipendentemente dalla loro residenza, mirato al riconoscimento di incostituzionalità dello stesso decreto.

Il ricorso contro l’Amministrazione dello StatoPresidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e Ministero dell’economia e Finanza - verrà presentato presso il TAR del Lazio che per la sua particolare giurisdizione territoriale, potrà esprimersi per tutto il territorio nazionale.

Seguirà la nostra causa il Prof. Federico Sorrentino, noto avvocato costituzionalista e docente universitario.
I tempi utili per la presentazione del ricorso sono molto ravvicinati, in quanto legati alla recente pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, della norma che intendiamo contestare.
Dobbiamo quindi attivarci immediatamente e informare quante più persone possibile, soprattutto se sprovviste di Internet.

Per chi intendesse partecipare è necessario procedere alle seguenti azioni:


  1. Compilare il seguente modulo di adesione, entro il 28 Febbraio 2014
  2. Per coloro che potranno raggiungere Roma, dove ha sede lo studio del Prof. Sorrentino, procedere al pagamento della quota pro-capite omnicomprensiva di euro 150 per le spese legali e alla firma del mandato, entro il 7 Marzo, nei giorni e negli orari che lo stesso legale ci indicherà
  3. Per coloro che non sono in grado di recarsi a firmare il mandato e pagare la propria quota presso lo studio di Roma, compilare una procura speciale (clicca qui per scaricare il modulo da compilare) che dovrà essere redatta da un Notaio. La spesa indicativa è di 120 euro, che potrà essere suddivisa nel caso di più firmatari (per es.: n. 10 firmatari a 12 euro ciascuno), quindi vi invitiamo ad accordarvi per condividere e ridurre le spese recandovi da un unico Notaio.
  4. Tenersi costantemente informati attraverso il blog stop-al-nuovo-isee ed il gruppo Facebook STOP AL NUOVO ISEE- Ricorso collettivo nazionale





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